Una casa, una famiglia

Aiutaci a sostenere l’accoglienza di Elena e dei suoi due bimbi.

NOI mettiamo a disposizione l’alloggio, la cura, la pulizia, il supporto per le pratiche amministrative e socio sanitarie, i rapporti con il territorio e i servizi da esso offerti. Soprattutto offriamo uno spazio familiare, dove potersi sentire a casa pur nella distanza dalla propria terra.

A TE chiediamo un libero contributo mensile continuativo per un massimo di 2 anni, per dare tempo al nucleo familiare di raggiungere una propria autonomia. Vorremmo coprire una quota mensile di € 1000 (a sostegno delle spese di vitto e alloggio, rette per asilo/scuola e relativi sussidi, un minimo di vestiario, ecc.). Se poi vorrai venirci a trovare e trascorrere del tempo con noi…ti aspettiamo!

Come CONTRIBUIRE

  • Decidi quale contributo mensile vuoi donare (per 2 anni).
  • Effettua il bonifico a: Oasi di Erba OdV – IBAN IT77 V030 6909 6061 0000 0147 713
    > CAUSALE: Donazione una casa una famiglia mesi n. (specifica se accorpi più mensilità).
    L’Oasi si impegna a coprire la quota mancante dei € 1000 mensili.
    Quote in eccesso verranno accantonate per progetti futuri di cui vi terremo aggiornati.

Mandaci una MAIL

  • con il tuo numero di cellulare: ti aggiorneremo via WA sugli sviluppi dell’accoglienza
  • con il CODICE FISCALE dell’intestatario del conto corrente (ti manderemo la RICEVUTA per la detrazione nella dichiarazione dei redditi pari al 35% della quota donata).

NB

  • Se il periodo di accoglienza dovesse ridursi ti avviseremo. In caso contrario, dopo i due anni sei libero di abbandonare o continuare a sostenere il progetto.
  • TI RINGRAZIAMO anticipatamente per la tua attenzione e sensibilità.

LA STORIA di Elena
Elena ha 30 anni e ha una bimba di 6 anni e un bambino di 2. Nel maggio 2022 è scappata da sola da Kiev verso la Polonia con il bambino di appena 2
mesi e l’altra bimba che allora aveva 4 anni. Il marito era stato reclutato per andare in guerra. Da mesi non ha sue notizie.
In Polonia, tramite un giornalista italiano, ha trovato la possibilità di venire in Italia presso una struttura di accoglienza per profughi ucraini a Napoli, gestita da ARCI.
In questi 20 mesi si è trovata bene, ha seguito il corso di Italiano e di animatrice e la bimba è stata inserita in asilo.
Purtroppo il progetto di accoglienza è terminato e non è più rinnovabile. Lei deve definitivamente lasciare la casa di accoglienza entro maggio. La stessa prefettura di Napoli ha confermato che i fondi per “accoglienza speciale ucraini” non sono stati prorogati nel 2024.
I servizi sociali le hanno proposto di trovarsi un lavoro e una casa in affitto ma lei è sola con 2 bimbi piccoli e non è semplice trovare un lavoro che si concili con i tempi da dedicare ai figli.
In questi mesi ha fatto dei lavori di traduzioni per il commercio perché oltre a russo ed ucraino parla bene l’inglese ed ha imparato l’italiano. Ma sono lavori che non le consentono di sostenere i costi per una vita in autonomia.
In Italia non ha famigliari e non è pensabile un rientro a Kiev per ovvi motivi.

PROGETTO
Entro metà aprile, con l’aiuto della presidente di “Associazione Iniziative di Solidarietà OdV” (organizzazione di volontariato internazionale) che ci ha contattato per segnalarci la storia di Elena, vorremmo attuare il trasferimento da Napoli ad Erba, ed accoglierla presso uno dei nostri minialloggi, dandole innanzitutto la possibilità di una collocazione abitativa con residenza.
Nel frattempo ci attiveremmo per l’inserimento dei bimbi negli asili del territorio. Con la Caritas apriremo il canale per l’accesso all’Emporio alimentare e per gli abiti.
Il passo successivo riguarda l’inserimento sul territorio attraverso l’aiuto di volontari e, dove possibile, creare rete con altre famiglie ucraine già accolte che ora abitano ad Erba.
I passaggi successivi saranno quelli di aiutare Elena a trovare un lavoro, anche part-time, che la tenga impegnata e le dia la possibilità di mettere da parte qualcosa per un eventuale e sperato rientro a Kiev. Purtroppo la sua casa è stata distrutta durante i bombardamenti.

GLI AIUTI NECESSARI
Quanto chiediamo a voi amici è la possibilità di un sostegno continuativo, perché oltre a coprire le spese di accoglienza – per le quali in questo momento non siamo in grado da soli di rispondere – servirà affrontare le spese per i bimbi (retta asilo/scuola, sussidi, alimenti, medicinali, ecc.). L’idea è di contribuire mensilmente con una quota libera ma continuativa per un tempo di massimo 2 anni, in quanto ad ora non possiamo prevedere i tempi di rientro in Ucraina. Siete in molti a riconoscere quanto facciamo all’Oasi: un piccolo aiuto mensile moltiplicato per tanti amici può fare davvero molto. Contiamo anche su di te!

Se vuoi aiutarci a diffondere questo progetto, scarica questo volantino.